Noi
— 4 aprile 2019Jordan Peele confeziona un horror ricco di suggestioni che valica il genere e ci costringe a guardare in faccia il nostro peggior nemico. Noi stessi.
Nel 1982 la NASA invia nello spazio delle registrazioni del campionato mondiale dei videogiochi affinché le civiltà aliene possano imparare di più sull’entertainment terrestre. Purtroppo, gli extraterrestri percepiscono Doneky Kong, Galaga e compagnia come una minaccia, e decidono di replicare i mostri digitali per attaccare gli esseri umani trentatré anni dopo. Un esercito di personaggi dei videogame anni ’80 invade la Terra e solamente un gruppo di improbabili eroi, tra i quali Brenner (Adam Sandler), potranno affrontare questa follia digitale diventata realtà. Chris Columbus dirige un film che prende i passi da 2 minuti e 34 secondi di cortometraggio che Patrick Jean ha pubblicato nel 2010 su YouTube: Sandler è rimasto folgorato da quel Pixels, tanto da volerlo adattare in un blockbuster cinematografico in qualità di produttore.
Va detto immediatamente che tra la personalità di Columbus e quella di Sandler è quest’ultima ad emergere: Pixels ripropone per l’ennesima volta il topos del quarantenne sfigato dal grande cuore, che riuscirà nonostante tutto a conquistare una donna infinitamente migliore di lui. Un cliché che per Sandler è fermo agli anni ’90 senza possibilità di evoluzione. La nostalgia, certo, scorre potente in Pixels: l’occhio è strizzato a tutti i giocatori degli anni ’80, ma non c’è il reale sfoggio di cultura videoludica o quel sottile piacere citazionista visto in progetti simili del passato prossimo, come ad esempio Ralph Spaccatutto. Insomma: è certamente divertente vedere i personaggi cubettosi della nostra infanzia che riducono in pixel Washington DC, ma a parte il caos visivo resta solo una trama flebilissima e un film che non prende rischi, restando sempre sotto il limite del politicamente corretto e dell’intrattenimento per famiglie. Con un po’ di sforzo un più avrebbe potuto essere un Ghostbusters 8-bit, e l’amaro in bocca è innegabile.
Voto 4
Appassionato di pop a trecentosessanta gradi, ama il cinema d'evasione, l'animazione e i film che non durino più di due ore.
Gli alieni attaccano la Terra lanciandole contro i personaggi dei videogiochi a 8-bit nel nuovo film di Chris Columbus.
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