La principessa e il ranocchio

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New Orleans, piena età del jazz. Tiana lavora senza sosta per accumulare il denaro che servirà a realizzare il sogno che ha da quando era bambina: aprire un ristorante “con ottimo cibo e ottima musica”. In città arriva il principe Naveen, e le ragazze fanno a gara per conoscerlo, ma lui si lascia incantare dal perfido Facilier, uno stregone dedito alle arti oscure, e finisce per essere trasformato in un ranocchio. A un ballo in maschera, Naveen scambia Tiana per una vera principessa, e le chiede il bacio che lo farà tornare umano. Ma le cose non andranno esattamente come il principe sperava…



Il film di Natale della Disney segna il ritorno all’animazione classica della major, e per farlo sono stati chiamati i creatori de La sirenetta e di Aladdin, Ron Clements, John Musker. I due registi hanno dato vita a un vero e proprio musical animato in 2D con disegni fatti a mano, condito da tante innovazioni, soprattutto a livello narrativo. Prima fra tutte, la protagonista: la prima eroina Disney di origini afroamericane, ma non solo. Tiana è una lavoratrice incallita che non ha tempo per divertirsi, ma ha il solo scopo di mettere da parte i soldi che le permetteranno di aprire il ristorante. Non è un caso che parte del film sia ambientato a New Orleans, città in cui l’innovazione si mescola alle tradizioni musicali e magiche di un passato ricco di superstizioni. Non è un caso nemmeno che la parte centrale della pellicola sia ambientata in un bosco, dove i protagonisti indiscussi sono gli animali, che da sempre nel mondo disneyano sono portatori di insegnamenti quali la lealtà e la collaborazione.

Le musiche, realizzate dal premio Oscar Randy Newman, vi faranno battere i piedi a tempo di jazz, in un caleidoscopio di colori accesi e vivaci. Un film molto piacevole agli occhi e alle orecchie, tra l’altro fresco di candidatura ai Golden Globes 2010 come Miglior Film d’Animazione. La principessa e il ranocchio diverte, intrattiene e commuove anche un po’. Preparate i fazzoletti.

Voto: 7

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Carolina Tocci

Giornalista freelance e blogger, un giorno le è venuta l'idea di aprire questo sito. Scrive di cinema e gossip e nel buio di una sala cinematografica si sente a casa.

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