Nowhere Boy

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Il giovane John Lennon: un biopic che si accosta non senza un certo entusiasmo agli anni post adolescenziali dell’uomo che cambierà la musica pop per sempre. L’incipit è la scoperta da parte di John che la sua vera madre, Julia, non solo è viva, ma abita a pochi passi da casa sua. L’incontro sarà cruciale, e spingerà il ragazzo ad appassionarsi alla musica più di qualsiasi altra cosa. Il ritratto che dal film si evince della donna è proprio quello che traiamo dalla canzone omonima pubblicata del White Album dei Beatles. Talmente pedissequo che viene il dubbio che il regista si sia fatto condizionare non poco dalla propria passione, restituendoci una storia romanzata quanto un po’ troppo didascalica.



Poco importa, perché ogni fan di Lennon che si rispetti ritroverà sullo schermo esattamente l’immagine di semi-divinità che ci si aspetta. La storia indaga il complesso edipico del ragazzo, il suo disagio, ma anche la vena di follia che caratterizza la “nuova” madre. E’ un John Lennon col senno di poi, e quindi un po’ troppo facile da raccontare. Ma a parte questo, il film scorre piacevole ed è davvero da non perdere per i fan.

Voto 6

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Francesco Bernacchio

Appassionato di pop a trecentosessanta gradi, ama il cinema d'evasione, l'animazione e i film che non durino più di due ore.

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