Qualunquemente

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Dalla TV al cinema, in un momento che non avrebbe potuto essere migliore: Antonio Albanese porta sul Grande Schermo le imprese di Cetto La Qualunque, candidato sindaco a Marina Di Sopra, Calabria. Ex latitante, tenacemente avverso a qualsiasi forma di legalità, promette al suo elettorato ciò che sa tutti vogliono: u pilu. Qualunquemente è il raccordo grottescamente verosimile della campagna elettorale di Cetto, un raconto che non fa mistero delle analogie con i paradossi politici italiani, e che anzi fa leva proprio su questi per dispensare quel riso amaro che fa parte del DNA comico di Antonio Albanese.



Albanese bravissimo, tra l’altro, e con lui la macchina commerciale: come una vera e propria campagna elettorale, Cetto ha invaso realmente le strade d’Italia con manifesti, gabbiotti per la raccolta firme, applicazioni per cellulare dove leggere il programma del candidato sindaco. Il film in sé si basa talmente tanto sulla bravura del caratterista che trova in questo limite e forze. Spalmato sull’intera durata di un film, lo sketch televisivo ne esce fisioligicamente mortificato. Tuttavia, in questo periodo storico, diverte e non poco. Una risata contestualizzata, insomma, nella speranza che tra qualche anno questo possa sembrare “solamente” un film comico.

Voto 7

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Francesco Bernacchio

Appassionato di pop a trecentosessanta gradi, ama il cinema d'evasione, l'animazione e i film che non durino più di due ore.

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