The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 2

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Ci siamo: sembrano decenni che le peripezie di Bella e Edward riempiono le nostre vite, e ora tutto sta per concludersi. Impossibile restare impassibili di fronte al fenomeno Twilight: nel bene e nel male, la saga dedicata ai vampiri e alla verginità è uno dei grandi pilastri della cultura contemporanea. Difficile, da quanto visto e letto finora, che tale colonna possa restare in piedi per sempre, ma lo stesso non può dirsi di Bella: ora anche la timida adolescente col broncio è diventata un vampiro, e per giunta madre di una bambina dalla crescita rapida. Breaking Dawn 2 si apre dove avevamo interrotto la visione del capitolo precedente: Bella ha partorito e ha tutto sommato preso di buon grado la sua nuova identità da succhiasangue. Tornano però in scena i Volturi, che non possono tollerare la nascita di una bambina immortale. La piccola Renesmee, figlia di Bella e Edward, dimostra sin da subito di non essere una bimba come tutte le altre, e potrebbe seriamente mettere in pericolo la segretezza alla quale la genia dei Dracula twilightiani si è votata come condizione per continuare ad esistere. Breaking Dawn parte 2 si svolge intorno alla lotta finale per lasciare che l’amore d un’intera famiglia trionfi, e coinvolge praticamente tutti i tipi di creature soprannaturali che si sono date il cambio nel corso della storia, compresi nuovi clan di vampiri che compaiono qui per la prima volta.



Laddove alcune battaglie riescono a toccare un minimo livello qualitativo, come ad esempio ogni volta che entra in scena Dakota Fanning, purtroppo non c’è verso di sperare che Breaking Dawn 2 faccia il miracolo riabilitando l’intera serie, e questo è chiaro sin dalle primissime scene. Quando tornano a galla tutti i difetti della serie di film, passata per la mano di quattro registi, nessuno dei quali ha potuto fare nulla su certe qualità attoriali di parte del cast. Ma a quanto pare nemmeno sul livello tragicomico che i dialoghi hanno continuato imperterriti a ostentare, praticamente fino all’ultimissima scena e poco prima del carosello di attori e personaggi, presenti per l’ultima volta sullo schermo a mo’ di sigla di Beautiful, che chiude questo film e la saga tutta. Se possibile, il pessimo tentativo di mescolare epicità e estetica Harmony si fa ancora più marcato in questo episodio conclusivo, dove a un certo punto non si capisce se umani, vampiri, licantropi e quant’altro si siano alleati per salvare l’amore di Bella ed Edward e la loro famiglia, o semplicemente se il circo Barnum sia arrivato in città. Non c’è da essere snob o prevenuti nei confronti di un fenomeno pop: al contrario, c’è da pretendere che in almeno uno su cinque film qualcuno si faccia venire in mente che non basta un cast di protagonisti di gossip e qualche scandalo da tabloid montato ad arte per soddisfare un pubblico cinematografico. Con la sua prolissità e il suo voler strafare, Breaking Dawn 2 riesce nell’impossible: semplicemente, essere il peggior film di tutto il ciclo di Twilight. Questa volta, per sempre.

Voto 2

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Francesco Bernacchio

Appassionato di pop a trecentosessanta gradi, ama il cinema d'evasione, l'animazione e i film che non durino più di due ore.

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