Noi
— 4 aprile 2019Jordan Peele confeziona un horror ricco di suggestioni che valica il genere e ci costringe a guardare in faccia il nostro peggior nemico. Noi stessi.
Mille anni dopo l’evento catastrofico che ha sconvolto il pianeta Terra, gli essere umani superstiti sono stati trasferiti sul remoto Nova Prime. Qui vive il giovane Kitai (Jaden Smith), deciso a diventare un Ranger come il suo freddo e imperioso padre Cypher (Will Smith), capo della United Ranger Corps, corpo incaricato di difendere i terrestri dai temibili Ursa, creature aliene indigene del nuovo pianeta modificate geneticamente per fiutare gli umani e annientarli. Su suggerimento della moglie Faia (Sophie Okonedo), Cypher acconsente a portare il figlio con sé in missione, ma, durante il viaggio, la loro astronave viene colpita da un asteroide e precipita sulla Terra. Poiché Cypher è rimasto ferito, il giovane Kitai dovrà esplorare da solo l’ormai ostile pianeta per recuperare gli strumenti di soccorso, dispersi a seguito dello schianto. I due dovranno iniziare così a collaborare e fidarsi l’uno dell’altro.
Dopo il commovente La ricerca della felicità di Gabriele Muccino, i due Smith, senior e junior, tornano insieme sul grande schermo diretti dal regista M. Night Shyamalan (Il sesto senso) l’autore indiano che da parecchio ormai ha smesso di regalare al pubblico storie avincenti (Lady In the Water, E venne il giorno e L’ultimo dominatore dell’aria lasciavano incredibilmente delusi per la loro scarsità di contenuti). E con After Earth Shyamalan non fa certo una scelta sicura dirigendosi verso un genere da lui esplorato, parzialmente, con Signs.
Girato con l’innovativa cinepresa digitale ad altissima risoluzione Sony F65 4K, After Earth è certamente una gioia per gli occhi, con paesaggi mozzafiato ed effetti visivi iperrealistici che incantano sin dai primi minuti di proiezione. Fortunatamente, oltre questa ipertecnologica realtà, esiste anche un testo, un racconto, che prova a illustrare linearmente l’evoluzione del rapporto tra padre e figlio. After Earth è un romanzo di formazione che racconta la crescita di un ragazzo attraverso un vero e proprio rituale d’iniziazione che caratterizza le civiltà primitive sin dall’origine dei tempi: il padre insegna al figlio come vivere, lasciandolo solo nella foresta con insidie e pericoli. C’è spazio anche per il tema della paura, caro al regista, metaforicamente rappresentato dagli Ursa, creature aliene spaventose e modificate geneticamente per uccidere gli umani, perché in grado di fiutare l’adrenalina.
A livello di contenuti, quindi, il film restituisce parzialmente al suo pubblico uno Shyamalan riflessivo, quasi filosofico, che cela al di sotto della tensione un sottotesto intelligente, ma che, ancora una volta, non riesce nell’intento di realizzare un prodotto al di sopra della media a causa una sceneggiatura debole, con toni spesso melodrammatici e un finale piuttosto scontato. Will Smith, poi, è praticamente assente, evidentemente deciso a passare lo scettro da protagonista al figlio (che però ha ancora parecchio da imparare).
Noi nel frattempo restiamo ancora in attesa, speranzosi, di un nuovo Sesto Senso.
Voto 5
Ancora lontano dalla resurrezione artistica, il regista de Il sesto senso ci riprova con gli Smith.
Jordan Peele confeziona un horror ricco di suggestioni che valica il genere e ci costringe a guardare in faccia il nostro peggior nemico. Noi stessi.
L’elefantino volante di casa Disney diventa un dolcissimo freak nelle mani di Tim Burton.
Nelle sale il profondissimo ritratto di signora di Sebastián Lelio con una Julianne Moore radiosa, che reinterpreta magistralmente il personaggio che fu di Paulina García.
Le confessioni di un serial killer in un viaggio attraverso le profonde radici del male: Lars von Trier colpisce ancora.
Clint Eastwood torna a dirigersi in un film ironico e toccante ispirato a una storia vera.
Torna l’appuntamento per i leader dell’industria audiovisiva.
L’attore protagonista dello spot che prende in giro i film sulla mafia italoamericana.
Angelo (Il cielo sopra Berlino) e demone (Hitler ne La caduta). Ci lascia un attore immenso, versatile, sensibile.
L’attore, 63 anni, era ricoverato al Policlinico di Napoli da due settimane.
Il capitolo conclusivo della trilogia di M. Night Shyamalan è il film di supereroi che non ci si aspetta.
Nelle sale la commedia criminale di Massimiliano Bruno. Un tuffo nell’Italia dell’82 tra i mondiali di calcio e la banda della Magliana.
Ecco come funziona la nuova sezione per prenotare e acquistare i biglietti del cinema attraversoil social media.
In gara per la Palma d’oro, tra gli altri, Terrence Malick, Pedro Almodóvar, i Dardenne, Marco Bellocchio e Xavier Dolan.
La rilettura del romanzo di Beppe Fenoglio ad opera dei fratelli Taviani, interpretata da Luca Marinelli sbarca alla Festa di Roma. La recensione.
Per offrirti il miglior servizio possibile il sito utilizza i cookie. Proseguendo la navigazione, ci autorizzi a memorizzare ed accedere ai cookies di questo sito web. Leggi l'informativa
The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.
Leave a reply
You must be logged in to post a comment.