Ballare per un sogno

Di
Share

Il proliferare di film sul “sogno di ballare” ha molto a che fare con quello televisivo dei talent show, in Italia come nel resto del mondo. I dance movie, però, dovrebbero almeno avere qualcosa di simile a una trama, per non parlare di balletti decenti e interpreti all’altezza. Ballare per un sogno fallisce in ogni singolo aspetto, rivelandosi piuttosto un’accozzaglia di luoghi comuni, approssimazioni e coreografie scadenti.



Lauryn ha ventun anni e abbandona il suo paesino in Indiana per inseguire il sogno di diventare una ballerina. Trasferitasi a Chicago e rifiutata dalla scuola più importante della città, ottiene un lavoro prima come contabile e poi come danzatrice di burlesque (una carriera più che ovvia, giustamente) in un locale alla moda. Lì troverà tutto: la femminilità, il coraggio, l’amore, la voglia di non arrendersi. Dialoghi imbarazzanti, attori totalmente a disagio davanti alla telecamera, scelta random di canzoni (dal pop all’urban all’R’n’B senza nessuna logica), balletti sconclusionati, una sceneggiatura che sarebbe venuta fuori meglio premendo la tastiera a caso. Dobbiamo aggiungere altro?

Voto 2

Share

Comments

About author

Francesco Bernacchio

Appassionato di pop a trecentosessanta gradi, ama il cinema d'evasione, l'animazione e i film che non durino più di due ore.

Leave a reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

13 + = 15

Per offrirti il miglior servizio possibile il sito utilizza i cookie. Proseguendo la navigazione, ci autorizzi a memorizzare ed accedere ai cookies di questo sito web. Leggi l'informativa

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Chiudi