Con gli occhi dell’assassino

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Lo spagnolo Guillem Morales realizza il suo secondo lungometraggio a sei anni da quel El habitante incierto (2004) che narrava di un estraneo intrufolatosi nella grande abitazione di un giovane architetto. Riallacciandosi direttamente alla vecchia tradizione dei thriller incentrati su donne non vedenti (da Terrore cieco a The Eye), Morales incentra la vicenda sulla sua protagonista, la Belén Rueda di Mare dentro e The orphanage, che veste i panni di Julia, una donna affetta da una malattia degenerativa che le causa la perdita progressiva della vista. Julia ha una sorella gemella che è affetta dallo stesso male e che si è da poco tolta la vita impiccandosi. Julia inizia ad indagare sulla misteriosa vicenda, certa che la sorella non si sarebbe mai tolta la vita di proposito.



Quello che funziona nel film di Morales sono le ambientazioni e la suspance. La malattia di Julia, poi, è molto utile a tenere lo spettatore con il fiato sospeso, ed è un elemento in più su cui poter costruire l’incertezza all’interno della quale si muove il suo personaggio. Julia non è cieca, ma perde la vista nell’arco della storia: più la faccenda si complica, più lei appare in un’ulteriore difficoltà. Purtroppo la sceneggiatura fa acqua da tutte le parti e alcuni dialoghi rasentano il ridicolo, smontando anche con una sola battuta la funzionale atmosfera creata. C’è tanto cinema italiano di genere degli anni Settanta in Con gli occhi dell’assassino, da Lucio Fulci al primo Argento, e una notevole professionalità da parte del regista e del direttore della fotografia (Óscar Faura) a ricreare un’ambientazione che fa rabbrividire e che incute una certa ansia sin dalla prima scena. Ma purtroppo non è sufficiente per chiudere un occhio (un modo di dire particolarmente calzante) su colpi di scena che non lo sono affatto o sull’ovvietà di un plot sin troppo scontato. Ma il nome di Guillermo Del Toro come produttore, servirà a portare in sala qualche spettatore indeciso.

Voto 5

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Carolina Tocci

Giornalista freelance e blogger, un giorno le è venuta l'idea di aprire questo sito. Scrive di cinema e gossip e nel buio di una sala cinematografica si sente a casa.

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