Lo Hobbit: non arrivano in tempo i codici, salta la visione a 48fps

Di Carolina Tocci
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Quando la tecnologia danneggia se stessa, è proprio il caso di dirlo. Ieri sarebbe dovuto essere il giorno de Lo Hobbit: distribuito, nel nostro paese, in settecentocinquanta sale, ventuno delle quali sufficientemente all’avanguardia per poter proiettare la pellicola come è stata concepita e girata da Peter Jackson, ossia a 48 frame al secondo. Il condizionale è d’obbligo perché qualcosa è andato storto in quanto diversi esercenti non sono riusciti a proiettare Lo Hobbit – Un Viaggio Inaspettato a causa della mancanza dei codici per decriptare il file in cui il film era contenuto. La Warner Bros, cass di distribuzione della pellicola, aveva affidato il compito di inviare i suddetti codici alla Technicolor, che li ha mandati regolarmente (uno per ogni singolo proiettore ed ogni singolo server) per i formati 2D e 3D a 24 fps, ma ha tardato a spedire quelli per il 3D 48fps, quello più atteso.

Un problema che non ha coinvolto solo le sale italiane, ma anche quelle nel resto d’Europa. Il fatto è che normalmente ogni esercente visiona il materiale inviato dai publisher prima di iniziare le proiezioni per il pubblico. Visto che i codici di sblocco sono arrivati in serata, per alcuni di loro non è stato possibile vedere tutto il film  in tempo (considerando anche che Lo Hobbit ha una durata che rasenta le tre ore). Di conseguenza circa la metà delle sale che avrebbe dovuto proiettare la pellicola a 48fps ha dovuto optare per il “semplice” 24fps, facendo i conti con l’ira del pubblico che in alcuni casi aveva prenotato i biglietti con giorni di anticipo. La cosa si è risolta con risarcimenti del costo del biglietto o con omaggi per proiezioni successive.



Oggi la situazione dovrebbe essere sotto controllo, quindi se avete intenzione di andare a vedere Lo Hobbit nella versione a 48fps questa sera, ci dovreste persino riuscire!

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Carolina Tocci

Giornalista freelance e blogger, un giorno le è venuta l'idea di aprire questo sito. Scrive di cinema e gossip e nel buio di una sala cinematografica si sente a casa.

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