Monsters University

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Per oltre un decennio (l’idea di Monsters&Co. risale al kubrickiano 2001), le decine di milioni di appassionati di Casa Pixar, da un lato all’altro del globo, si sono chiesti come fossero i loro beniamini preferiti da giovani quando, ancora inesperti, venivano introdotti all’arte dello “spaventabimbi”. Ora, finalmente, grazie a Monsters University, abbiamo le risposte e tutto è finalmente chiaro!



Il tanto atteso prequel di Monsters&Co. che nel 2002 incassò più di mezzo miliardo di dollari e ricevette ben quattro nomination all’Oscar (Miglior film d’animazione, Miglior colonna sonora originale, Miglior montaggio sonoro e Miglior canzone che vinse per il brano If I Didn’t Have You) inizia, infatti, con i nostri eroi pronti per andare al college e meticolosamente “circondati” da tutti i topoi del caso, dalle selezioni per entrare nelle confraternite alla convivenza (più o meno turbolenta, tra episodi bulleschi e scherzi goliardici) con gli altri studenti, i cui canoni vengono rispettati alla perfezione. Il film non è, inoltre, privo di un solido lato serio ed etico. Saranno, infatti, onestà e sincerità a trionfare, a prescindere da tutto. Caratteristica, quest’ultima, non comune nel cinema di animazione contemporaneo.

La perfezione stilistica e narrativa di questo prequel non fa rimpiangere il primo (ora cronologicamente secondo) episodio, evento davvero raro nelle serie ed è impossibile non innamorarsi nuovamente delle young version del peloso, azzurro e già gigantesco spaccone Sulley, discendente da generazioni di spaventatori e del suo amico del cuore, è ora proprio il caso di dirlo, sin dai tempi dell’università, il buffo occhione verde Mike Wazowski che fa di tutto per essere terrificante ma, teneramente, non fa mai paura a nessuno!

In Monsters&Co., le voci originali dei due mostri più simpatici della storia del cinema di animazione erano quelle, azzeccatissime, della coppia d’oro John Goodman – Billy Crystal, confermata anche per Monsters University. Nella versione italiana, invece, i due sono stati doppiati da Saverio Indrio e Sandro Acerbo mentre il crudele e camaleontico Randall “Randy” Boggs, la cui voce originale è quella del talentoso Steve Buscemi parla, per il pubblico italiano, con la timbrica e l’intonazione di Luca Dal Fabbro.

Tra le “nuove chicche” dell’ultimo nato di casa Pixar è impossibile non citare l’apparizione dell’orrido rettore Tritamarmo, Preside della Scuola di Spavento, disegnato ispirandosi al repellente centopiedi gigante dell’Amazzonia e, come se non bastasse, arricchito di gigantesche ali di drago-pipistrello. Nonostante l’aspetto inquietante, il rettore (in realtà è una donna) si rivelerà cruciale, nel bene e nel male, per il futuro dei nostri eroi. Irresistibili, inoltre, i nerd che popoleranno il team di Sulley e Mike, a partire dal gommoso maialino rosa dai tanti occhi. Impossibile, però, non sentire almeno un po’ di nostalgia per la mancanza della piccola Boo, la dolcissima bimba senza paura, personaggio chiave di Monsters&Co. ma la colpa non è degli autori. Se era piccolissima nel primo Monsters…qui non era ancora nata!

Menzione speciale per lo splendido, commovente, iper-romantico corto di apertura. Una danza d’amore tra ombrelli che dimostra, come se ce ne fosse ancora bisogno, che la creatura di Steve Jobs è sempre la numero uno. Monsters University è una visione imperdibile. Correte subito al cinema…o anche il mostro-studente lumaca, prima o poi… riuscirà a raggiungervi!

P.S: il sito web ufficiale simula un’autentica università americana ed è davvero bellissimo!

Voto 7

www.binarioloco.it

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