La riforma del Cinema è diventata legge. Ecco che cosa cambierà

Di Carolina Tocci
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NUOVA-LEGGE-CINEMA-2016

Se ne è parlato molto in questi ultimi mesi, ed è un provvedimento che i membri del settore aspettavano da quarant’anni. Con il sì definitivo di ieri alla Camera, la nuova legge per il cinema è diventata realtà con un testo che sarà in vigore a partire da gennaio 2017. Tantissimi i punti toccati, dalla disposizione dell’aumento delle risorse destinate al settore, con l’istituzione di un fondo specifico che non potrà mai scendere sotto i 400 milioni di euro all’anno di dotazione, al potenziamento del credito di imposta, passando per l’introduzione di incentivi per chi investe,  per un piano straordinario per la realizzazione di nuove sale cinematografiche e, infine, per l’abolizione della censura di Stato, introdotta nel 1962. Adesso, in un certo senso, è come se il ruolo del cinema all’interno dell’economia del nostro paese fosse stato meglio definito e avesse acquistato un che di istituzionale.

“Si tratta di una riforma attesa da oltre cinquant’anni e ben preparata nei lavori della commissione Cultura al Senato – ha dichiarato il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Dario Franceschini – che prevede la creazione di un fondo completamente autonomo per il sostegno dell’industria cinematografica e audiovisiva e pone fine alla discrezionalità”.



Tutto splendido? In un certo senso sì, perché è la prima volta che il settore dell’audiovisivo (che non comprende solo cinema, ma anche TV e videogiochi) vede stanziate cifre ben definite e viene regolamentato nella sua interezza, ma è pur vero che ora arriva la parte più difficile, perché ci sono 23 decreti attuativi da scrivere (che saranno quelli che faranno funzionare effettivamente questo nuovo meccanismo). Quindi c’è ancora da aspettare un po’ prima di farsi prendere dagli entusiasmi.

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Ma vediamo più nel dettaglio che cosa cambierà a partire dal prossimo anno con la nuova legge.

FONDO DI INVESTIMENTO: nascerà il Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel Cinema e nell’Audiovisivo. Le risorse del Fondo saranno destinate a interventi per il settore attraverso incentivi fiscali e contributi automatici. La dotazione non può essere inferiore a 400 milioni di euro annui. A partire dal 2017 il complessivo livello di finanziamento del Fondo è commisurato annualmente all’11% delle entrate Ires e Iva del settore.

CONTRIBUTI PER GIOVANI E STARTUP: Largo alle opere prime e alle iniziative dei giovani. La legge, infatti, prevede una quota di contributi garantita, a partire dal 15% e fino al 18% del fondo, pari a circa 70 milioni di euro, a sostegno dei progetti realizzati da giovani, alle startup, alle opere prime, ai film d’essai, nonchè contributi per la Biennale di Venezia, l’Istituto Luce Cinecittà e il Centro Sperimentale Cinematografia.

STOP CONTRIBUTI SOLO PER INCASSI AL BOTTEGHINO: I contributi non saranno più erogati solo sulla base degli incassi. Si tiene conto anche della qualità dell’opera, della partecipazione a festival internazionali, dei premi ricevuti, e non soltanto del successo ottenuto al botteghino, come accade ora.

TAX-CREDIT: È previsto un aumento del credito di imposta fino al 30% per le imprese di produzione, distribuzione, esercizio cinematografico, industrie tecniche e di post produzione, promozione di opere italiane ed europee nelle sale, attrazione in Italia di investimenti, infine imprese non appartenenti al settore che investono per la produzione e distribuzione di opere cinematografiche e audiovisive. Il credito salirà fino al 40% per i produttori indipendenti che distribuiranno il loro film in proprio.

INCENTIVI PER CHI INVESTE IN NUOVE SALE E AIUTO A QUELLE STORICHE: Il rafforzamento del sostegno al cinema e all’audiovisivo sarà affiancato da un intervento di incentivi per chi ristruttura e investe in nuovi cinema. Aumenterà il numero degli schermi e la qualità delle sale. Per questo è stato previsto un Piano straordinario (fino a 120 milioni di euro in cinque anni) per riattivare le sale chiuse e aprirne di nuove. Verrà agevolato il riconoscimento della dichiarazione di interesse culturale per le sale cinematografiche e sarà inoltre possibile favorire la conservazione e la valorizzazione delle sale storiche attraverso il vincolo di destinazione d’uso.

ABOLITA LA CENSURA DI STATO: La legge prevede l’abolizione della censura di Stato, introdotta in Italia con la legge del 21 aprile 1962. Adesso, attraverso una delega al governo – che avrà tempo un anno – spetterà all’esecutivo riformare le norme in materia di tutela dei minori nel settore cinematografico e audiovisivo.

PIANO STRAORDINARIO DIGITALIZZAZIONE: 10 milioni di euro per tre anni a fondo perduto o per finanziamenti agevolati sono previsti per interventi di digitalizzazione delle opere audiovisive e cinematografiche da parte di imprese italiane.

CONSIGLIO SUPERIORE CINEMA E AUDIOVISIVO: Verrà istituito il Consiglio superiore, che sarà composto da 11 membri di alta competenza ed esperienza e da rappresentanti delle associazioni.

VALORIZZAZIONE E DIGITALIZZAZIONE ARCHIVIO
Non solo il cinema che verrà, ma anche quello che è già stato. La nuova legge prevede la digitalizzazione del nostro patrimonio cinematografico, con uno stanziamento di fondi e delle direttive per facilitare questo passaggio.

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Carolina Tocci

Giornalista freelance e blogger, un giorno le è venuta l'idea di aprire questo sito. Scrive di cinema e gossip e nel buio di una sala cinematografica si sente a casa.

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