Mostri e alieni invadono il cinema

Di Carolina Tocci
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Si è tenuta questa mattina la conferenza stampa di presentazione di Mostri contro alieni, il nuovo film d’animazione in 3D targato Dreamworks. La pellicola, costata  165 milioni di dollari e attesa nelle sale dal 3 aprile, è il primo film realizzato interamente utilizzando la tecnologia 3D di ultimissima generazione chiamata InTru 3d. Abbiamo incontrato i doppiatori della versione originale Reese Witherspoon e Kiefer Sutherland, oltre al C.E.O. della Dreamworks Jeffrey Katzenberg e al regista, Conrad Vernon.

Cosa significa per un attore lavorare soltanto con la voce?
Reese Witherspoon: È una vera e propria sfida. Per Mostri contro alieni mi sono messa completamente nelle mani dei registi, dato che conoscevano bene le parti degli altri attori. Ho seguito i loro consigli.
Kiefer Sutherland: Trovo che l’aspetto più creativo di un attore che diventa doppiatore sia il dimenticarsi del proprio corpo. Noi attori dobbiamo essere in grado di creare un personaggio solo con la voce, e questo è stimolante. L’unico neo è che non lavori a contatto con gli altri colleghi.



Qual è stata la sfida più grande dal punto di vista delle tecnologie utilizzate  per la realizzazione del film?
Conrad Vernon: Volevamo essere certi di utilizzare il 3D al meglio, facendo in modo che questa tecnologia così innovativa fosse parte integrante della storia. E ora che abbiamo visto il risultato finale, possiamo dire di esserci riusciti. In Mostri contro Alieni l’elemento 3D è uno dei punti di forza della narrazione. È stato duro anche lavorare sui personaggi. L’abbiamo fatto come normalmente si usa con gli attori, costruendo le storie di ognuno, rendendole il più verosimili possibile con la linea narrativa principale. Da questo punto di vista il lavoro che abbiamo fatto su B.O.B. è stato il massimo. Doveva essere simpatico e stupire allo stesso tempo. Doveva esplodere e ricomporsi, per poi continuare a recitare. Una bella sfida! Quando la prima volta abbiamo messo gli occhialini per vedere B.O.B. in 3D  è stato meraviglioso. Eravamo riusciti a renderlo dinamico.

Mostri contro Alieni in Italia verrà distribuito in 550 copie. Ma circa il 10% delle sale in cui sarà proiettato non supporta la tecnologia 3D.  Far in modo che gli altri cinema si adeguino a questo standard, richiede un significativo investimento di capitali con  un conseguente aumento del prezzo dei biglietti. In un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando, crede che il 3D sia la mossa giusta?
Jeffrey Katzenberg: Andare al cinema in fondo costa meno che andare a teatro o a vedere una partita. E non dobbiamo fare nemmeno troppa strada per arrivarci. Questo è un periodo difficile, certo, ma secondo statistiche aggiornate, in molti paesi, tra cui gli  USA, c’è stato un boom di biglietti venduti al botteghino. Da natale abbiamo avuto un incremento del 17% . Il nostro obiettivo, con Mostri contro alieni, è di contribuire a far crescere il numero di persone che vanno al cinema. Il 3D, da questo punto di vista, è un motivo in più per avvicinare alle sale anche chi ha smesso di frequentarle da tempo.
Poi visto il successo che questo film sta riscuotendo in tutto il mondo, insieme al team della Luxottica, stiamo lavorando a degli occhiali molto particolari. Quando si indossano all’esterno, sono dei semplici occhiali da sole. E quando si entra in un cinema, diventano occhiali 3D.

Reese, lei ha lavorato al fianco di Joaquin Phoenix in Quando l’amore brucia l’anima. Come ha preso il suo addio al cinema?
R.W.: Joaquin è una persona molto divertente. Credo che la sua scelta rifletta molto la sua personalità. Non so se sia vero o meno, questo suo allontanamento dalle scene, in ogni caso so che è un musicista di grande talento.

Keifer, cosa ha preso a livello artistico da suo padre?
K.S.: Ritengo di aver avuto l’intelligenza di tenermi alla larga dalla carriera di mio padre. Non ricordo nulla di ciò che abbia fatto io, che si avvicini particolarmente alle sue scelte artistiche.
Mio padre è un grande attore, e sarà sempre un esempio per me, ma allo stesso tempo è stato capace di rispettare la mia libertà. Forse ora ho l’aspetto di un Donald Sutherland piccolo e compatto, ma sto cercando di crescere.


Il cinema in vero 3D sta debuttando ora, ma già si parla di TV in tre dimensioni. C’è qualche progetto Dreamworks in questo senso?
J.K.: Credo che il 3D in televisione verrà usato per altri scopi, almeno inizialmente. Non penso che ci saranno moltissimi programmi, serie o show che siano, che utilizzeranno questa tecnologia quando debutterà. All’inizio sarà applicata soprattutto a eventi sportivi e videogiochi, ma di certo staremo a guardare.

Qui trovate la recensione del film.

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Carolina Tocci

Giornalista freelance e blogger, un giorno le è venuta l'idea di aprire questo sito. Scrive di cinema e gossip e nel buio di una sala cinematografica si sente a casa.

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