Sausage Party – Vita segreta di una salsiccia

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Il rischio più elevato che corre un autore di parodie, è che il suo prodotto possa essere una brutta versione dell’oggetto che intende mettere in ridicolo. E quei folli di Seth Rogen ed Evan Goldberg, già autori di Facciamola finita e The Interview, lo sanno bene. Sarà per questo che Sausage Party – Vita segreta di una salsiccia, ultima loro fatica da sceneggiatiori, non corre questo rischio, tanto riesce ad essere scorretto verso tutto e tutti attraverso battute taglienti e folgoranti. La storia ruota attorno a una variegata comitiva di alimenti (tra cui il würstel Frank che ha come unico desiderio quello di entrare nella sua panina Brenda)  che scoprono brutalmente il proprio destino e si lanciano in una scombinata fuga per rivelarlo al mondo. Lo scopo è salvare tutti i prodotti del supermercato prima delle tradizionali grigliate del 4 luglio per festeggiare l’Independence Day.



I registi Greg Tiernan e Conrad Vernon (Madagascar 3, Mostri Contro Alieni) coordinano questa strampalata combriccola di alimenti dalle forme volutamente equivoche e dai caratteri e dagli orientamenti piuttosto definiti: si va da un taco omosessuale a una focaccia araba che disserta di religione con un bagel ebreo, da un villain che ha le fattezze di una lavanda vaginale fino a un sapiente chewin-gum in sedia a rotelle che parla come Stephen Hawking. Il tutto condito da ritmo, citazioni e doppi sensi più o meno espliciti. Il risultato è un tripudio di volgarità e irriverenza accentuate ancora di più dal fatto che ad esserne protagonisti sono dei cibi cartoon che hanno i guanti bianchi alle mani proprio come Mickey Mouse e altri personaggi di casa Disney che Sausage Party – Vita segreta di una salsiccia si diverte a prendere in giro, star indiscusse di quei cartoon edulcorati e politicamente corretti che effettivamente avevano bisogno di una lezione.

Missione compiuta, dunque. Tanto che la Motion Picture Association of America (l’associazione che negli States si occupa di assegnare ai film il visto censura) ha bollato il film con una R, che sta per “vietato ai minori di 17 anni non accompagnati da un adulto”, e si tratta del primo cartoon realizzato in computer grafica ad aver ottenuto questo trattamento. Il linguaggio scurrile e la creatività di Rogen e Goldberg non conoscono davvero freni (ma tra gli autori del soggetto c’è anche Jonah Hill, che nella versione originale doppia anche uno dei salsicciotti) e riescono ad inventare un mondo follemente immaginario eppure credibile, che si tiene in piedi grazie a una storia dotata di una forte coerenza interna.

Dopo tutto questo, sembra superfluo aggiungere che Sausage Party – Vita segreta di una salsiccia non è un film per bambini. Ma quando cresceranno un po’ siamo certi che lo ameranno.

Voto 7

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Carolina Tocci

Giornalista freelance e blogger, un giorno le è venuta l'idea di aprire questo sito. Scrive di cinema e gossip e nel buio di una sala cinematografica si sente a casa.

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