Il cacciatore e la regina di ghiaccio

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Scordatevi di Biancaneve. Ne Il cacciatore e la regina di ghiaccio, curioso ibrido che è al contempo prequel e spin-off di Biancaneve e il cacciatore, non c’è spazio per la bella con i capelli neri come l’ebano, le labbra rosse come il sangue e la carnagione bianca come la neve, anche se qualche rimando è inevitabile.
La storia ha inizio tanto tempo fa, in un paese lontano lontano. Ben prima che scatenasse le sue ire su Biancaneve, la perfida regina Ravenna (Charlize Theron) aveva assistito in silenzio al tradimento subito da sua sorella Freya (Emily Blunt), fuggita dal regno per il troppo dolore. Freya ora vive in un palazzo di ghiaccio, circondata da una legione di cacciatori addestrati a proteggere lei e il suo regno, tra cui Eric (Chris Hemsworth) e la guerriera Sara (Jessica Chastain). Quando viene a sapere della morte di Ravenna, chiede ai suoi soldati di prendere lo Specchio magico per poterne sfruttare i poteri. Solo Eric e Sara potranno salvare il regno dalla distruzione.



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Prendiamola larga. Nel luglio del 2012 arrivava nelle nostre sale Biancaneve e il cacciatore, fantasy di tutto rispetto diretto da Rupert Sanders, con Kristen Stewart e Chris Hemsworth. A pochi giorni dall’uscita del film, Sanders e la Stewart finirono sulle copertine dei rotocalchi di mezzo mondo che riportavano foto piuttosto dettagliate della loro liason, iniziata durante le riprese. Lei allora era fidanzata con Robert Pattinson, al quale in seguito scrisse una lettera pubblica per chiedergli scusa, mentre lui era sposato con la modella Liberty Ross, che gli ha chiesto il divorzio pochi mesi dopo. Da quel momento, la promettente carriera di Rupert Sanders ha subito una brusca battuta di arresto: da promessa del cinema mainstream (Biancaneve e il cacciatore incassò la ragguardevole cifra di 400 milioni di dollari) a marito fedifrago il passo è stato davvero breve per lui: ma si sa, Hollywood in questi casi non perdona. Ora, a quattro anni dallo scandalo, Sanders sembra essere tornato in pista (sta girando Ghost in the Shell con Scarlett Johansson e Michael Pitt protagonisti, il film ispirato al celebre manga), ma quando si decise a chi affidare il sequel di Biancaneve e il cacciatore, il suo nome era ancora nel fango.

Con questi resupposti, il cambio in cabina di regia era inevitabile, ma le conseguenze si sono fatte sentire e sono tutt’altro che inconsistenti. Laddove nella pellicola del 2012 Sanders era riuscito a bilanciare perfettamente gli equilibri – ingredienti puramente fantastici contestualizzati come si deve all’interno di una trama ben congeniata, valorizzata da  elementi tecnici di prim’ordine – ne Il cacciatore e la regina di ghiaccio tutto questo viene meno. Il risultato è un prodotto visivamente accattivante ma scarso sotto ogni altro aspetto. Risulta evidente sin dall’inizio che l’esordiente Cedric Nicolas-Troyan, candidato all’Oscar per gli effetti speciali di Biancaneve e il cacciatore, non ha la minima idea di come gestire una storia dal punto di vista della narrazione e di certo lo script inconsistente ed eccessivamente melenso non lo ha aiutato. Ma la cosa che colpisce maggiormente è che Troyan fallisce anche nel campo in cui avrebbe dovuto invece primeggiare, ovvero negli effetti visivi. Le numerose scene di battaglia, unite a quelle in cui fa capolino la magia, risultano poco fluide e male assemblate. Anche il cast, composto da stelle di prim’ordine risulta appiattito e monocorde. Unica eccezione la Ravenna di Charlize Theron: a lei l’arduo compito di risollevare le sorti di questo fantasy che fa acqua (e ghiaccio) da tutte le parti.

Voto 5

 

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Carolina Tocci

Giornalista freelance e blogger, un giorno le è venuta l'idea di aprire questo sito. Scrive di cinema e gossip e nel buio di una sala cinematografica si sente a casa.

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