Biancaneve e il cacciatore

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Gli anni passano ma, invece di invecchiare, le eroine delle fiabe diventano sempre più toste. E Biancaneve non fa eccezione. Il secondo film dell’anno in cui la dolce fanciulla uscita dalla fantasia dei Grimm è protagonista (il primo è stato il Mirror, Mirror di Tarsem Singh) rivede e corregge la favola classica con cui molti di noi si addormentavano da bambini e punta tutto sul fantasy dai toni dark. Questa Biancaneve è un’abile combattente, fanciulla dal carattere di ferro pronta a rischiare la vita per salvare il suo regno. Da favola ad avventura epica, dunque, per questo kolossal costato centosettanta milioni di dollari. La storia, almeno in parte, la conosciamo tutti: ossessionata dalla propria bellezza e dalla paura di invecchiare, la perfida Regina Ravenna (Charlize Theron) si nutre del cuore di anime innocenti, interrogando costantemente uno specchio magico su cosa le riservi il destino. Quando l’oggetto incantato la mette in guardia sulla figliastra Biancaneve (Kristen Stewart), destinata a superarla in bellezza, Ravenna impazzisce e decide di nutrirsi del cuore della giovane. Biancaneve trova riparo nella foresta nera, dove riesce miracolosamente a scampare a mille pericoli. La Regina decide dunque di mettere sulle sue tracce un abile cacciatore (Chris Hemsworth), promettendogli in cambio la “resurrezione” attraverso la magia nera della moglie defunta. Trovata Biancaneve l’uomo si accorge però dell’innocenza della ragazza e decide di risparmiarla. Messo in guardia dai nani sul suo destino di prescelta per la difendere il regno il Cacciatore decide di iniziare la ragazza all’arte della guerra, per aiutarla a riprendere ciò che le spetta di diritto.



Il budget elevato è assolutamente ben sfruttato da Rupert Sanders, giovane talento in campo pubblicitario, autore, tra gli altri, di questo divertente spot per la Adidas. Giocando con il capovolgimento degli stereotipi presenti nella favola originale e mettendo a frutto le sue doti di visionario, Sanders confeziona un prodotto curato nei minimi dettagli che si avvale di un cast d’eccezione in cui brilla il volto di Charlize Theron nei panni della perfida Ravenna, tanto da chiedersi come faccia lo specchio magico a dirle che Biancaneve (una sempre più apatica e monoespressiva Kristen Stewart) sia più bella di lei!
Divertente, invece, la performance del nerboruto Chris Hemsworth nei panni del cacciatore che, insieme ai nani (eccezionalmente otto e non sette e che si chiamano con i nomi degli imperatori romani), è l’unico personaggio del film dotato di ironia. Visivamente sontuoso (i costumi ideati da Colleen Atwood, tre volte Premio Oscar per Alice in Wonderland, Chicago e Memorie di una Geisha, sono da levare il fiato) e a tratti spettacolare, Biancaneve e il cacciatore è privo di quei vuoti narrativi di cui spesso sono dense le fiabe. Qui ogni cosa viene spiegata (chi sono i nani e perché vivono nella foresta, chi è e che storia ha alle spalle il cacciatore…), ma non è sempre un bene per la storia. Le numerose vicende che siamo invitati a seguire si intrecciano e si affastellano, finendo per creare confusione in più di uno snodo. Ciò nonostante, la pellicola di Sanders rimane un ottimo prodotto di intrattenimento, intrigante al punto giusto e ricco di suggestioni.

Voto 7

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Carolina Tocci

Giornalista freelance e blogger, un giorno le è venuta l'idea di aprire questo sito. Scrive di cinema e gossip e nel buio di una sala cinematografica si sente a casa.

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