3 Generations – Una famiglia quasi perfetta

Di Fabio Giusti
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(About Ray, USA 2015)
Uscita: 24 novembre 2016
Regia: Gaby Dellal
Con: Elle Fanning, Naomi Watts, Susan Sarandon
Durata: 1 ora e 27 minuti
Distribuito da: Videa – CDE

THREE GENERATIONS

Ha un iter produttivo travagliato questo 3 Generations – Una famiglia quasi perfetta con cui Alice nella città – la sezione Young Adult della Festa del Cinema di Roma – ha deciso quest’anno di aprire alle danze. Presentato infatti al Festival di Toronto nel 2015, il film ha poi subito tagli di montaggio di una ventina di minuti circa, onde poi finire nel limbo dei tanti film distribuiti poco e male più o meno fino ad ora.
Ed è strano per due motivi, il primo dei quali è rappresentato senz’altro dalla ricchezza di un cast che mette insieme sullo schermo tre generazioni (da qui il titolo italiano) di attrici di primissimo ordine.
E poi perché il risultato è buono, soprattutto se si considera che è un film che parla dell’universo transgender, tema potenzialmente spinosissimo.
Un argomento che spesso si tende a risolvere con secchiate di pietismo a comando e commozione un tanto al chilo.
La prima cosa che stupisce del film dell’inglese Gaby Dellal è invece proprio la leggerezza con cui l’autrice cerca di incorniciare un’odissea umana che, essendo in ogni caso drammatica per il suo comportare una scelta così radicale, non ha alcun bisogno di essere appesantita ulteriormente con filtri narrativi ad hoc.



About_Ray

La storia è quella dell’adolescente Ray (Elle Fanning) e del disagio di sentirsi uomo in un corpo di donna per i primi sedici anni di vita.Facciamo la sua conoscenza in uno st udio medico, mentre un dottore le spiega le conseguenze del trattamento ormonale che Ray ha deciso di intraprendere per diventare finalmente un ragazzo.
La sua decisione ha però un forte impatto sulla madre single (Naomi Watts) e sulla nonna (Susan Sarandon) con cui la ragazza convive.
La prima deve infatti superare tutte le sue remore e firmare i documenti che, di fatto, daranno il via alla trasformazione di Ray e la seconda, sebbene omosessuale dichiarata, non capisce appieno le motivazioni della scelta della nipote.

Detto delle ottime intenzioni dell’autrice c’è però da rilevare come queste, a un certo punto della narrazione, vadano a scontrarsi con i rischi di una costruzione drammaturgica che punta troppo sul sui generis, soprattutto in sede di caratterizzazione dei singoli personaggi.
Perché passi pure che una transgender viva sotto lo stesso tetto con madre single e nonna lesbica, ma quando per esigenze di script (per autorizzare il processo di cambio di genere di una minore servono le firme di entrambi i genitori) entra in ballo anche il dubbio su chi debba rivendicare la paternità di Ray, un po’ il dubbio che si sia esagerato coi casi limite viene. Soprattutto in virtù di una storia che parla di normalità come di un traguardo verso il quale tendere.
Per il resto 3 Generations – Una famiglia quasi perfetta – ma quanto è più ficcante l’originale About Ray – è scorrevole e appassiona, anche per la recitazione misurata e mai sopra le righe delle tre protagoniste.
Laddove però Susan Sarandon si produce in un’interpretazione tutto sommato stereotipa di come immaginiamo possa essere una colta e non più giovane lesbica dell’Upper East Side, chi davvero incanta sono Naomi Watts ed Elle Fanning. Quest’ultima in particolare è credibilissima nel rappresentare lo struggimento tutto interiore di chi avverte lo scollamento tra la consapevolezza di sé e la propria immagine esteriore.
È così dolce pur nella sua ferrea volontà che le si vuole un gran bene. E si sorvola anche su quei due o tre difetti che zavorrano il film non permettendogli di spiccare il volo come invece fa la sua protagonista.

Voto 6,5

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Fabio Giusti

Da sempre convinto che, durante la proiezione di un film, nulla di brutto possa accadere, ha un passato da sceneggiatore, copywriter e altre prescindibili attività. A parte vedere film fa ben poco.

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