l numero degli abbonati a Netflix, il colosso della tv in streaming, è destinato a raggiungere le 128 milioni di unità entro il 2022, con il numero di sottoscrizioni internazionali che dovrebbe superare quelle degli Stati Uniti già entro il 2018.
Un incremento complessivo di “soci” che salirà del 44% tra la fine del 2017 e il 2022 – con aumenti di sottoscrittori del servizio previsti in tutte le regioni geografiche a livello mondiale.
Tutto questo mentre Ted Sarandos, l’uomo che è a capo dei contenuti di Netflix, in un’intervista al sito The Wrap continua a tuonare contro la distribuzione cinematografica tradizionale: “Con i nostri titoli facciamo una diffusione nella sale minima o completamente nulla. Il mio interesse principale è la soddisfazione del cliente“, ha dichiarato. “Se si crede che la diffusione simultanea nelle sale e in streaming dei film sia un problema, questo non dice granché sull’industria cinematografica in sé”.
Convinto che la finestra che intercorre fra l’uscita nelle sale e l’arrivo on demand sia anacronistica, Sarandos ha continuato: “Questa finestra è l’unica cosa nei media a non aver subito l’impatto di internet… Le formule ad abbonamento sono ormai il modo migliore per monetizzare la maggior parte dei film. Non tutti, ma la maggior parte: La bella e la bestia potrebbe essere stato l’ultimo film in assoluto ad aver guadagnato un miliardo di dollari col solo passaggio nelle sale”.
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