Addio al regista giapponese Isao Takahata

Di Carolina Tocci
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Isao Takahata, leggenda dell’animazione giapponese e mondiale, storico collaboratore di Miyazaki e regista di alcuni dei grandi capolavori dello Studio Ghibli, si è spento all’età di 82 anni in un ospedale di Tokyo.

Le sue storie erano viaggi sentimentali, opere in cui la fantasia e la creatività erano al servizio di un messaggio dal portato emozionale sempre forte e ben delineato.



Nato nel 1935, Takahata si era appassionato al cinema durante gli anni dell’università e, a differenza di Miyazaki, non è mai stato un disegnatore, ma si è fin da subito affermato come regista. I due si conoscono alla Toei Animation dando inizio a un sodalizio artistico che sarebbe durato anni. Negli anni Settanta Takahata partecipa all’adattamento per la televisione di molti romanzi per ragazzi diventati cult tra gli anime anche in Italia, come Heidi e Anna dai capelli rossi.

Nel 1985, dopo il grande successo di Nausicaa della valle del vento, Takahata e Miyazaki fondano insieme lo Studio Ghibli realizzando il loro sogno di poter gestire il proprio studio di animazione. Il primo lungometraggio diretto da Takahata per lo Studio Ghibli, che è rimasta nel tempo la sua opera più conosciuta e più apprezzata, è Una tomba per le lucciole (1988). Ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, il film racconta l’epopea di un ragazzino e di sua sorella, costretti a vagare tra le rovine di ciò che è rimasto del Giappone dopo i distruttivi attacchi americani.

Seguirono Pioggia di ricordi (1991), Pom Poko (1994) e I miei vicini Yamada (1999). L’ultimo film da regista diretto da Takahata è stato La principessa splendente, nominato all’Oscar come Miglior film d’animazione nel 2015 (ma l’Academy preferì premiare il disneyano Big Hero 6). Tra i suoi ultimi progetti, il film francese La tartaruga rossa di Michaël Dudok de Wit, film d’animazione per adulti creato in collaborazione con lo Studio Ghibli.

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Carolina Tocci

Giornalista freelance e blogger, un giorno le è venuta l'idea di aprire questo sito. Scrive di cinema e gossip e nel buio di una sala cinematografica si sente a casa.

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